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Ronchi dei Legionari le foto

Riprendiamo dal sito “Tanto Tanto Keiko”, blog del gruppo di amici di cui facciamo parte e divulghiamo anche qui le foto (by M.°Claudio Lamonica) del bello stage a Ronchi dei Legionari

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Ho ricevuto le foto (tutte) dello stage “Pratichiamo in amicizia” di Ronchi dei Legionari del 18/19 Aprile e le ho pubblicate su Flicker … eccole

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Pete Seeger e la Bibbia

 

Bene ha fatto Riforma a ricordare Pete Seeger col bell’articolo di Carlo Pedrazzi sul numero del 7 febbraio. Può essere interessante per noi evangelici rendere conto della frequente e viva presenza del Good Book nell’opera del folksinger newyorkese.

Da giovane militante di sinistra, Seeger riteneva la religione “oppio dei popoli”. Ma col tempo, attraverso l’amore per la musica religiosa afroamericana, la frequentazione con persone come Martin Luther King o Mahalia Jackson, Seeger racconta di avere riscoperto la propria umanità, e la capacità di vedere la presenza di Dio in ogni cosa, dagli atomi alle galassie. Una posizione con forti tratti di panteismo, il che non ha impedito a Seeger di scoprire, con forte anticipo rispetto al “processo conciliare” del Consiglio Ecumenico, la stretta interrelazione tra giustizia, pace e salvaguardia della creazione. E soprattutto di cantarla, in una vastissima opera fatta di composizioni originali, di riscoperte di canti popolari di tutto il mondo, di armonizzazione di poesie e scritti altrui, di adattamento di antiche melodie a nuovi testi.

Seeger amava molto la Bibbia, soprattutto nella classica versione di Re Giacomo (1610), che riteneva insuperabile per ritmo e sonorità. E moltissime sono le sue composizioni ispirate a brani biblici. La più famosa, che ebbe un discreto successo commerciale nella versione dei Byrds, è Turn! Turn! Turn!, tratta quasi letteralmente da Ecclesiaste 3: 1-8 (“Per tutto c’è il suo tempo, c’è un momento per ogni cosa sotto il cielo …”). Ma è notevole anche My Father’s Mansion, che riprende Giovanni 14:2 (“nella casa del Padre mio ci sono molte dimore …”) dandogli, già nel 1966, una coloritura fortemente eco-pacifista (l’ultima strofa dice “Sta a noi scegliere se condividere la terra con tutte le sue gioie che abbondano, o continuare come abbiamo fatto finora, e bruciare la dimora di Dio”). E potremmo citare anche Seek and You Shall Find, oppure The Sower of Seeds.

Seeger ha anche arrangiato per banjo la cantata 147 di Bach Herz und Mund und Tat und Leben. E ha cantato, aggiungendovi nuove parole, anche due cantici presenti nel nostro Innario: il 102 (O volto insanguinato), e il 27 (Fratelli insieme d’un sol cuor).

Nella voce tenorile di Seeger, con l’età divenuta sempre più roca (in una delle sue ultime incisioni lo sentiamo, quasi afono, dirigere un coro di bambini nel canto di Forever Young di Bob Dylan, percepiamo l’eco di decenni di lotte contro la guerra e il razzismo, o di battaglie apparentemente “locali” come quella per liberare il fiume Hudson dagli scarichi industriali. L’eco di una cultura dove la separazione tra chiese e stato non impedisce la felice contaminazione tra musica “spirituale” e musica “di lotta”, o d’intrattenimento. Più o meno il contrario di quel che accade da noi …

Giorgio Guelmani

(pubblicato il 28 febbraio 2014 sul settimanale Riforma)

 

 

Tenshin Shōden Katori Shintō Ryū (proprietà culturale intangibile della prefettura di Chiba)

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katori_art L’articolo che pubblichiamo oggi ci perviene grazie alla cortesia del M°Costantino Brandozzi che, pur non praticando Katori Shinto Ryu, ha condiviso questo articolo su Facebook e la traduzione su slideshare e al sempre disponibile M°Sandro Furzi che lo ha cortesemente tradotto. Rinnovo anche qui i miei ringraziamenti ad entrambe.

Prima ancor dell’articolo, condivido un commento di Sandro, che trovo correto e doveroso e che, credo, dovrebbe far riflettere noi praticanti di Katori Shinto Ryu su come presentiamo e raccontiamo la bella arte marziale che tutti pratichiamo. Anche per questo ringrazio ancora Sandro ” … vi prego di non prendere le mie parole come polemica, mi preme solo ricordare c’è una differenza abissale tra lo status di tesoro nazionale e quello di proprietà culturale intangibile di una data prefettura. Nessuna arte marziale, per quanto antica e distinta, può fregiarsi del primo titolo, mentre il secondo è stato riconosciuto a diverse tradizioni…

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Stage a Cornaredo del 24 Novembre 2013

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Una bella ed intensa mattinata di pratica insieme.

Ci siamo trovati a Cornaredo in una quarantina di praticanti di Katori Shinto Ryu per trascorrere una mattinata all’insegna della pratica, dello studio e della condivisione dei percorsi di crescita insieme.

Grazie all’organizzazione del dojo Fudoshin, a Carlo Hogaku Faleschini per aver condotto lo stage, agli amici del Kyo Mizu Kan per essere venuti a trovarci da Vicenza ed averci fornito l’occasione per organizzare l’evento, ai responsabili dei dojo Fudoshin, Kasumi, Kyo Mizu Kan e Seishin Ryoku per aver fatto da assistenti, alla Jitakyoei Budo per il patrocinio e a tutti gli amici e i praticanti (di ogni dojo, corrente, scuola, arte marziale, …) che hanno trascorso la mattinata con noi e contribuito alla riuscita ciascuno con la propria energia ed il proprio entusiasmo.

gruppo

Ecco qui le prime foto http://flic.kr/s/aHsjNmUbpZ

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Come si riconosce un buon Maestro di arti marziali? (Seishin dojo)

Riportiamo anche qui un interesseante articolo del Maestro Carlo Caprino su come si riconosce un buon maestro di arti marziali … buona lettura e buone riflessioni

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Copio (spudoratamente?) un interessante e bell’articolo che Carlo Caprino ha pubblicato alcuni giorni fa sul blog suo / del suo dojo. Ringrazio anticipatamente Carlo per non citarmi per plagio.

http://seishin-dojo.weebly.com/1/post/2012/09/come-si-riconosce-un-buon-maestro-di-arti-marziali.html

Nel mondo delle Arti marziali coesistono, a mio avviso, una serie di domande ricorrenti, le famose F.A.Q. che si possono racchiudere, con apprezzabile approssimazione, in due filoni principali: il primo è quello che gli esperti (veri o presunti) si scambiano tra loro, il secondo racchiude le domande ed i quesiti che gli allievi ed i principianti rivolgono agli gli esperti (sempre veri o presunti). Come è facile immaginare, la suddivisione tra i due filoni non è così drastica, e molte sono le domande che possono collocarsi sia nell’uno che nell’altro senza grandi forzature. Tra i quesiti più ricorrenti, foriero spesso di polemiche e aspre discussioni, e certamente destinato a trovare una risposta diversa per ciascun interpellato, c’è il classico: “Come…

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Complimenti e felicitazioni ai graduati

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I nostri complimenti e auguri agli amici che si sono cimentati negli esami di varie discipline ottenendo i riconoscimenti e gradi Dan e Kyu per il loro continuo impegno: Chiara e Mariangela nel Wing Chun, Luca e Andrea in Aikido, Claudio e Rodolfo in Kenjutsu

Crediamo fermamente che la cosa piu’ importante di questo vostro percorso non sia tanto il grado raggiunto quanto la dedizione, il percorso e l’impegno che vi hanno portato fino ed attraverso all’esame.

Avanti cosi’ ragazzi e Ganbatte!!!

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12 marzo Katori a Capriate S.Gervaso

A fronte di tante discussioni una semplice proposta per rinsaldare le amicizie, una cosa seria ma non seriosa, per tutti.

Un boschetto di meli
Un boschetto di meli: sugli altari
bruciano incensi.
Mormora fresca l’acqua tra i rami
tacitamente, tutto il mondo è ombrato di rose.
Stormiscono le fronde e ne discende
un molle sonno
e di fiori di loto come a festa
fiorito è il prato, esalano gli aneti
sapore di miele
(Saffo)
Primavera
Sarà un volto chiaro.
S’apriranno le strade
sui colli di pini
e di pietra….
I fiori spruzzati
di colore alle fontane
occhieggeranno come
donne divertite: le scale
le terrazze le rondini
canteranno nel sole.
(C. Pavese)
La primavera del mare
Anche il mare ha la sua primavera:
rondini all’alba, lucciole alla sera.
Ha i suoi meravigliosi prati
di rosa e di viola,
che qualcuno invisibile, là, falcia,
e ammucchia il fieno
in cumuli di fresche nuvole.
Si perdon le correnti
come pallide strade
tra le siepi dei venti,
da cui sembra venire, nella pioggia,
come un amaro odore
di biancospino in fiore.
E certo, nella valle più lontana,
un pastore instancabile tonde
il suo gregge infinito di onde,
tanta è la lana
che viene a spumeggiare sulla riva.

(C. Govoni)

21 marzo
La prima rondine
venne iersera
a dirmi: E’ prossima la Primavera!
Ridon le primule
nel prato, gialle,
e ho visto, credimi,
già tre farfalle.
Accarezzandola
così le ho detto:
– Sì è tempo, rondine,
vola sul tetto!
Ma perché agli uomini
ritorni in viso
come nei teneri
prati il sorriso
un’altra rondine
deve tornare
dal lungo esilio,
di là dal mare.
La Pace, o rondine,
che voli a sera!
Essa è per gli uomini
la primavera.

(G. Rodari)

E’ dolce primavera
Alla selve, alle foglie dei boschi è dolce
a primavera gonfia la terra avida di semi.
Allora il Cielo, padre onnipotente, scende
Con piogge fertili
E acende ogni suo germe. Gli arbusti risuonano
Del canto degli uccelli, i prati rinverdiscono.
E i campi si aprono: si sparge la tenera acqua;
ora al nuovo sole si affidano i nuovi germogli.
Virgilio ( poeta latino)
Primavera
Da i verdi umidi margini
La violetta odora,
il mandorlo s’infiora
ritorni in viso
trillan gli uccelli a vol.

(G. Carducci da Rime Nuove)

L’inverno è ormai passato
L’inverno è ormai passato,
l’epoca delle piogge se n’è andata.
I fiori sono apparsi sulla terra
Ed in questo momento è primavera.
E’ tempo di cantare.
La voce della tortora è nell’aria,
e il fico ha messo i primaticci teneri: le viti in fiore mandano profumi.

(Da Il Cantico dei cantici)

Primavera brilla nell’aria
Primavera d’intorno
Brilla nell’aria, e per li campi esulta,
sì che a mirarla intenerisce il core.
Odi greggi belar, muggire armenti;
gli altri augelli, contenti, a gara insieme,
per lo libero ciel fan mille giri,
pur festeggiando il loro tempo migliore.

(G. Leopardi)

Marzo è il terzo mese dell’anno secondo il calendario gregoriano, ed il primo della primavera nell’emisfero boreale, dell’autunno nell’emisfero australe, conta di 31 giorni e si colloca nella prima metà di un anno civile. Il nome deriva dal dio romano Marte, dio della guerra, poiché era proprio nel mese di marzo che in genere iniziavano le guerre.
Marte (in latino Mars) è, secondo la mitologia romana del I secolo a.C., il dio della guerra, mentre per quella arcaica dio del tuono, della pioggia, della natura e della fertilità.
In quanto dio della primavera, periodo rappresentava la virtù e la forza della natura e della gioventù, che nei tempi antichi era dedita alla pratica militare: come dio protettore dalle calamità agricole abbiamo la preghiera rimastaci nel De agri cultura di Catone, che lo invoca per proteggere i campi da ogni tipo di sciagura e malattia.
Con “Primavera” ci si riferisce alla prima stagione dell’anno, compresa tra il 21 Marzo e il 21 Giugno, dunque, tra l’equinozio di Primavera e il solstizio d’Estate.
Secondo la suddivisione astronomica una stagione è l’intervallo di tempo che intercorre tra un equinozio ed un solstizio. Si distinguono quindi quattro stagioni: primavera, estate, autunno, inverno, ciascuna delle quali ha una durata costante e ben definita nel corso dell’anno, indipendente dalla latitudine e dalla collocazione geografica.
A seconda dell’anno la primavera boreale inizia il 20 o il 21 marzo (equinozio di primavera), l’estate boreale il 20 o il 21 giugno (solstizio d’estate), l’autunno boreale il 22 o il 23 settembre (equinozio d’autunno) e l’inverno boreale il 21 o il 22 dicembre (solstizio d’inverno).
Di norma, per convenzione meteorologica, alle medie latitudini temperate le stagioni meteorologiche (autunno, inverno, primavera, estate) sono sfasate in anticipo di circa 21-23 giorni rispetto a solstizi ed equinozi, mantenendo immutata la loro durata tipica di 3 mesi. Così, l’inverno inizia il 1º dicembre e termina il 28-29 febbraio anziché iniziare il 21 dicembre e terminare il 20 marzo, la primavera è compresa nell’arco che va dal 1º marzo al 31 maggio anziché dal 21 marzo al 21 giugno, l’estate va dal 1º giugno al 31 agosto anziché dal 21 giugno al 23 settembre, infine l’autunno è compreso nell’arco che va dal 1º settembre al 30 novembre anziché dal 23 settembre al 21 dicembre. La ragione di questa diversità tra stagioni meteorologiche e astronomiche sta ancora una volta nei mutamenti climatici annuali, o per meglio dire nell’assestamento in regime di diversità che circolazione atmosferica e radiazione solare incidente statisticamente hanno in corrispondenza di detti periodi, al punto da identificarli appunto con le stagioni
Anche a Oriente. La primavera in Giappone rappresenta un momento importante. E’ il periodo in cui sbocciano i meravigliosi fiori di ciliegio giapponese, i “sakura”, che per secoli sono stati uno dei simboli della casta dei samurai. I giapponesi celebrano con entusiasmo e partecipazione la stagione Hanami, ovvero la primavera giapponese, che significa “fiori da guardare”. In questo periodo spiccano i caratteristici ciliegi in fiore, uno fra i più importanti simboli del paese. La tradizione popolare accomuna i petali dei fiori di ciliegio alla vita dei samurai. Una breve e intensa esplosione di colore spicca per tutta la durata della fioritura, prima che la natura faccia il suo corso: una fioritura che si identifica con la brevità e la fragilità dell’esistenza

In sintesi, sta arrivando la “primavera”, dai più la stagione più attesa. Rifiorisce la vita, colori e profumi prendono il sopravvento, ci si risveglia dal letargo, riprende la nostra voglia di uscire e di curiosare all’aria aperta, la luce riprende il sopravvento sulle tenebre, ovvero, le giornate si allungano. Ed è proprio per questo, ed altro ancora, che abbiamo deciso di organizzare un allenamento insieme

il 12 marzo 2011
Tenshin Shoden Katori Shinto Ryu

presieduto dal Maestro Gianfranco Mor Stabilini

presso la palestra “Atlantic Sport” di Capriate San Gervasio

A metà dell’allenamento ci sarà una pausa per rifocillarsi.

Orari: 10.00 – 16.00 – Costo Euro 10,00.